K metro 0 – Roma – Al Salone del Libro di Torino è stata annunciata dal direttore Nicola Lagioia e da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, la lista dei 5 finalisti del Premio Strega Europeo. Durante il prossimo Salone, nei giorni del 12 e del 13 maggio, ogni autore presenterà la sua opera. Il
K metro 0 – Roma – Al Salone del Libro di Torino è stata annunciata dal direttore Nicola Lagioia e da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, la lista dei 5 finalisti del Premio Strega Europeo. Durante il prossimo Salone, nei giorni del 12 e del 13 maggio, ogni autore presenterà la sua opera.
Il Premio Strega Europeo nasce nel 2014 durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europeo, con lo scopo di diffondere la conoscenza degli scrittori europei della narrativa contemporanea. Partecipano opere proveniente dai diversi Paesi europei che siano già state pubblicate e abbiano già vinto un importante premio nazionale per aggiudicarsi il riconoscimento del valore di 3000 euro. Sono opere tradotte in italiano, infatti, dallo scorso anno, è previsto anche un riconoscimento di 1500 euro al traduttore del libro premiato, offerto dalla Federazione Unitaria Italiana Scrittori (Fuis). Andiamo a dare uno sguardo ai 5 finalisti: lo spagnolo Fernando Aramburu, il francese Olivier Guez, l’irlandese Lisa McInerney, l’islandese Auður Ava Ólafsdóttir e la belga Lize Spi.
Fernando Aramburu partecipa con “Patria”, edito da Guanda, tradotto da Bruno Arpaia, già vincitore del Premio Nacional de Narrativa 2017. Parla del terrorismo dell’Eta affrontando anche temi come la famiglia, l’amicizia, la malattia e ci offre un ritratto della Spagna di 30 anni fa e di oggi, attraverso la storia di 9 personaggi, con al centro due donne mature, Bittari e Miren, che vivono in un piccolo paese vicino San Sebastian.
Olivier Guez partecipa con “La scomparsa di Josef Mengele”, edito da Neri Pozza, tradotto da Margherita Botto e vincitore del Prix Renaudot 2017. Il romanzo, frutto di anni di intensissima ricerca, ricostruisce la vicenda di Mengele, il medico di Auschwitz che ha mandato alle camere a gas oltre 400 mila persone. Ne ricostruisce la fuga in Sudamerica, il suo travestimento e la sua vita nel dopoguerra.
Lisa McInerney concorre con “Peccati gloriosi”, edito da Bompiani, tradotto da Marco Drago e vincitore del Bailey’s Women’s Prize 2016. La vicenda ruota attorno ad un delitto avvenuto a Cork, in Irlanda, attorno al quale si intrecciano le vite di personaggi al limite: Ryan, 15 anni, pianista e spacciatore, suo padre Tony, vedovo con sei figli e alcolista, Maureen, donna di mezza età che si tortura con il senso di colpa per il suo passato, suo figlio Jimmy, gangster, Robbie, tossico dai capelli rossi.
Auður Ava Ólafsdóttir firma “Hotel Silence”, edito da Einaudi, tradotto da Stefano Rosatti, vincitore dell’Icelandic Literature Prize 2016. La storia, con una prosa surreale, narra la storia di Jónas, un uomo con un talento speciale per riparare le cose, la cui vita ruota attorno a tre donne che si chiamano tutte Guðrún: la madre, l’ex moglie e quella che lui crede essere sua figlia.
Lize Spit partecipa con “Si scioglie” edito da E/O, tradotto da David Santoro e vincitore del Nederlandse Boekhandelsprijs 2017. Ricco di suspence, il romanzo narra di Eva e della sua complicata famiglia, intrecciando presente e passato. La protagonista decide di ritornare a casa per risolvere qualcosa del suo difficile passato, qualcosa di tragico è accaduto.
Il vincitore sarà premiato la sera di domenica 13 maggio.
Il Premio è promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dall’azienda Strega Alberti Benevento, dalla Casa delle Letterature e dal Festival Internazionale Letterature di Roma.
di Maria Scorza