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Ue: sostenere le zone colpite dal terremoto

Ue: sostenere le zone colpite dal terremoto

K metro 0 – Montereale – Sono cominciati da Montereale (L’Aquila) gli eventi dal titolo “Giornate informative: i finanziamenti europei a sostegno delle zone colpite dal terremoto” che hanno l’obiettivo di sostenere la ripresa delle comunità e dei territori colpiti dal sisma nel 2016 e 2017, far conoscere tutte le opportunità possibili grazie ai finanziamenti

K metro 0 – Montereale – Sono cominciati da Montereale (L’Aquila) gli eventi dal titolo “Giornate informative: i finanziamenti europei a sostegno delle zone colpite dal terremoto” che hanno l’obiettivo di sostenere la ripresa delle comunità e dei territori colpiti dal sisma nel 2016 e 2017, far conoscere tutte le opportunità possibili grazie ai finanziamenti europei. Gli incontri proseguiranno nei territori di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), di Norcia (Perugia) e Amatrice (Rieti) e sono promossi dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia, con lo scopo di far conoscere ai sindaci dei territori colpiti dal sisma come intercettare i fondi che l’Unione Europea stanzia per queste circostanze. Beatrice Covassi, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, ha spiegato: “l’Unione europea vuole essere portatrice di opportunità e non solo di finanziamenti astratti, ma anche di know-how, perché per avere accesso a tali somme bisogna sapere che ci sono, come fare domanda e come agire per i vari bandi”. All’incontro, infatti, hanno partecipato molti sindaci e rappresentanti dell’Alta valle dell’Aterno. Come ha dichiarato Mauro Cappello, esperto di Fondi europei diretti e indiretti, durante il suo intervento, a Montereale, nel corso dell’incontro formativo rivolto ad amministratori e imprese delle zone terremotate sulle modalità per l’assegnazione di risorse comunitarie: “Se l’Italia fosse particolarmente esperta nel presentare domande, potrebbe intercettare la maggior parte delle risorse europee”. Ha sottolineato: “Per quanto riguarda i fondi indiretti, è lo Stato membro, tramite le Regioni o tramite gli organismi centrali, come il Ministero, che li gestisce. Tutto quello che è il canale relativo all’attuazione, vedi i bandi o le procedure di pagamento, sono sistemi governati da un organismo specifico e cioè l’Autorità di gestione, che in genere è la Regione”. Spiegano che per i fondi diretti, invece, “è tutto un altro paio di maniche, perché nel caso di programmi a gestione diretta della Commissione, il bando è esteso su base europea, quindi non c’è più un’allocazione geografica dei fondi, bisogna dunque essere esperti nell’intercettare queste somme”.

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