K metro 0 – Bruxelles – Il Belgio ha intimato alla piattaforma Facebook di Mark Zuckerberg di interrompere la raccolta dei dati degli utenti, pena una multa da 250mila euro al giorno, fino a un tetto di 100 milioni. Non è la prima volta che un Paese europeo si ritrova impegnato nella difesa dei dati
K metro 0 – Bruxelles – Il Belgio ha intimato alla piattaforma Facebook di Mark Zuckerberg di interrompere la raccolta dei dati degli utenti, pena una multa da 250mila euro al giorno, fino a un tetto di 100 milioni. Non è la prima volta che un Paese europeo si ritrova impegnato nella difesa dei dati degli utenti. Il Belgio sostiene che Facebook “non informa in modo sufficiente sulla raccolta delle nostre informazioni, sul tipo di dati che raccoglie, su ciò che fa con quei dati e per quanto tempo li memorizza”, ordinando alla piattaforma di cancellare i dati raccolti illegalmente. Facebook risponde che ha intenzione di ricorrere in appello, come riportato su The Guardian, sostenendo che le informazioni e gli standard vengono rispettati. Già nel 2015 il Belgio aveva chiesto a Facebook di non tracciare gli utenti non iscritti, lo stesso aveva fatto la Francia. All’inizio dello scorso anno, la commissaria europea per la Giustizia, la Tutela dei consumatori e l’Uguaglianza di genere, Jourová, aveva chiesto agli Stati membri una stretta su questi temi in riferimento alla piattaforma online. La Commissione Ue riferisce che, mentre Google ha risposto in maniera soddisfacente alle direttive, “Facebook e, più significativamente, Twitter hanno rimediato solo in parte a importanti aspetti riguardanti le loro responsabilità e il modo in cui gli utenti sono informati della possibilità di rimuovere i contenuti o recedere dal contratto.”